XLVIII edizione della Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato Città di Pennabilli
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Presse20.07.2018
Nella sala occupata dall'antiquario Rebechi non passa inosservato Il Sogno di Giacobbe, opera giovanile riferibile ai primi anni Settanta del Seicento del marchigiano Giuseppe Ghezzi (1636 – 1721), olio su tela di 161,5 x 125 cm contrassegnato dai vividi colori rosso e azzurro, “opera ricca di fascino interpretativo ed eseguita con indubbia perizia tecnica” (Sandro Bellesi). Del fiorentino Alessandro Gherardini (1655 – 1726) è il Ritratto di uomo anziano con cappello e veste bordata di pelliccia (Antonio Magliabechi?) di 82 x 65 cm, che riproduce il busto e i tratti forti del volto incorniciato da una folta chioma bianca di un uomo anziano, probabilmente Antonio Magliabechi, erudito fiorentino, bibliotecario granducale per volere di Cosimo III de' Medici. Di Livio Mehus (1627 – 1691), pittore barocco di origine fiamminga che visse in Italia e fu protetto dai Medici, Rebechi propone uno Sposalizio della Vergine di 68 x 55,5 cm. Tutte le tre opere sono accompagnate dall'expertise del professor Sandro Bellesi.
Nella sala di Antichità Messeri si impone una coppia di paesaggi con architetture fantastiche e figure, oli su tela di 100 x 124 cm dipinti da Jean-Pierre Louis Laurent Houël (1735 – 1813), incisore, pittore e architetto francese, nonché uno dei più famosi viaggiatori del Grand Tour, specializzato in paesaggi. Divenuto allievo pittore dell'Accademia di Francia a Roma nel 1768 potè viaggiare in Italia per completare la sua formazione. Nel 1789 fu testimone della Rivoluzione Francese e raffigurò in un'opera divenuta famosa l'assalto alla Bastiglia. Da non perdere un piccolo, delizioso ritratto di nobildonna, olio su pergamena di 13 x 20 cm, del restauratore e pittore milanese Giuseppe Molteni (1800 – 1867), di cui sono ben noti i ritratti di Alessandro Manzoni.
Tra i capolavori portati a Pennabilli da Fabbri Arte Alto Antiquariato, c'è una splendida scatola in legno di abete interamente rivestita di placchette d’osso scolpite: i fregi superiore e inferiore rappresentano motivi geometrici, rosette, foglie stilizzate. La superficie anteriore e quella posteriore recano cinque formelle, ai lati ne troviamo due per parte; su ognuna di esse sono rappresentati personaggi mitologici, come Ercole che combatte contro il leone di Nemea, Pan intento a suonare il flauto, Apollo con l'arco. Il coperchio è decorato con la raffigurazione di un baccanale, mentre al centro un'aquila lotta contro una creatura mitologica serpentiforme. La lavorazione richiama la manifattura veneta del XIV secolo: nella Venezia dell’epoca, infatti, esisteva una ricca produzione di cassette in osso, eredità di modelli bizantini realizzati tra il X e il XII secolo. Toccante una Madonna con Bambino di Scuola Senese del XIV secolo, tempera su tavola in pioppo, decorata a fondo oro e riccamente bulinata in corrispondenza delle aureole. Tra gli artisti le cui opere presentano similitudini con questo dipinto si annoverano Ugolino di Nerio, Segna di Bonaventura, Niccolò di Segna e Duccio di Buoninsegna.
Nella sala di Arte Leone campeggia una Natura morta di Carlo Magini di Fano (1720 – 1806) di considerevoli dimensioni (78 x 112 cm). L'opera si caratterizza per la sua modernità di stile. Carlo Magini eseguiva ritratti, dipinti a soggetto storico e, in particolare, nature morte, tra le più interessanti del Settecento italiano, alcune delle quali sono custodite al Museo Nazionale di Varsavia e all'Ermitage a San Pietroburgo. Nel medesimo spazio spicca un grande ritratto d'uomo a figura intera di mano del pittore veneziano Alessandro Milesi (1856 – 1945), firmato e datato 1898. Dagli inizi del secolo il Maestro si affermò come ritrattista presso la borghesia veneziana, effigiando nobili, letterati e artisti. Suggestivo per le sue decorazioni “a bambocci” uno stipo genovese con segreti del Cinquecento e tracce di rimaneggiamenti risalenti al Settecento.
La Galleria Poggi di Roma espone a Pennabilli una collezione di piatti di porcellana dell'Ottocento, di provenienza austriaca, riccamente decorati con scene mitologiche e figure di nobildonne, tra cui Maria Luigia d'Austria, e una graziosa statuina in alabastro degli inizi del Novecento, raffigurante una bambina con bambola.
Di Antichità Ceci una pregevole ribalta (135 x 60 x 116 cm), mossa sul fronte, in legno di noce e radica di noce e ulivo e le cornici in legno di testa; lo stile è Luigi XV, l'epoca metà del Settecento, la provenienza l'area del Veneto, in ottimo stato di conservazione.
Chifari Art Gallery presenta le opere di alcuni tra i maggiori artisti italiani che hanno operato tra la fine del Novecento e lo scorso secolo; spiccano due De Chirico realizzati in epoche diverse del percorso artistico del grande Maestro nato a Volo (1888 – 1978), principale esponente della corrente artistica di pittura metafisica: Cavallo presso un castello, olio su cartone telato di 40 x 30 cm della metà degli anni Cinquanta e Piazza d'Italia, olio su tela di 50 x 40 cm, successivo di un decennio; ambedue le opere sono archiviate presso la Fondazione Giorgio e Isa De Chirico.
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20.07.2018Presse »
INFO
Durata: 14 - 29 luglio 2018
Sede: Palazzo Olivieri, Piazza Montefeltro, Pennabilli RN
Inaugurazione: 13 luglio, ore 17,30
Orario: da lunedì a venerdì dalle 15 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20,30
Espositori: 35
Ingresso: 10 euro
Sito internet: www.pennabilliantiquariato.net
Superficie espositiva: 2000 mq
Come arrivare: Pennabilli è facilmente raggiungibile da Rimini e da Sansepolcro AR percorrendo la SS 258 Marecchiese
Organizzazione: Associazione Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato Città di Pennabilli - Salita Valentini 1 - 47864 Pennabilli RN - tel 0541 928578 - www.pennabilliantiquariato.net - info@pennabilliantiquariato.net